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Cavallo di Przewalskij

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15/09/2011

Cavallo di Przewalskij

Nel 1881 il colonnello Przewalskij scoprì sulle montagne del Cavallo giallo, situate sul versante occidentale del deserto del Gobi, un piccolo branco di cavalli molto particolari e ne diffuse notizia. L'animale appariva alto al garrese 120-142 cm, con mantello grigio spento, spesso con punteggiature scure. Il muso quasi sempre infarinato e colore quasi bianco sotto la pancia. La criniera era corta ed eretta, senza il ciuffo frontale, con coda lunga e folta ma rada nell'attaccatura. Altri segni distintivi erano le linea mulina sul dorso e zebrature sulle zampe. La testa era grande e posizionata su un collo robusto, con orecchie appuntite. In definitiva tutte caratteristiche che ricordavano i vecchi cavalli primitivi. Oggi questo cavallo, o forse meglio pony, è conosciuto più come cavallo selvatico mongolo o asiatico ed ha conservato queste caratteristiche. Vive ancora nelle terre di origine allo stato brado: è scontroso e non tollera la presenza dell'uomo. Non sono stati possibili negli anni neppure incroci con altri cavalli fuggiti dalle fattorie, in quanto gli stalloni sono molto aggressivi ed uccidono qualsiasi altro esemplare che tenta di avvicinarsi al loro territorio. Oggi sono rimasti pochi esemplari di questa razza ed il governo mongolo cerca di preservarne l'esistenza, anche se ormai essa sembra più legata alle circa duecento specie che sono diffuse nei principali zoo di tutto il mondo.

FONTE IMMAGINE: flickr.com

 


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