Appartenente alla famiglia dei Gerridi, che comprende fra gli Emitteri che vivono sulla superficie dell'acqua quelli più evoluti, Gerris ha un corpo sottile lungo fino a 1,7 cm, di colore nero-brunastro, con lunghe antenne sporgenti e ali generalmente ben sviluppate e atte al volo. Le zampe, il 2° e 3° paio molto più lunghe rispetto al primo portato anteriormente alla testa, e la parte inferiore del corpo sono ricoperte da una lanugine di peli idrofobi che consentono all'insetto di non bagnarsi e di scivolare più facilmente sull'acqua sfruttandone la tensione superficiale.Il veloce movimento a scatti è essenzialmente dovuto all'utilizzo del secondo paio di zampe, mentre il terzo paio, posizionato posteriormente, funge un po' da timone. Le zampe anteriori servono invece per catturare le prede, generalmente rappresentate da piccoli insetti, che cadono sull'acqua e restano imprigionate nella pellicola superficiale. La loro localizzazione avviene o tramite la vista o, con ancora maggiore precisione, tramite la percezione delle vibrazioni sulla superficie dell'acqua.Molto frequente, si trova su tutte le distese di acqua calma e fresca.In primavera, nel periodo riproduttivo, non è raro vedere il maschio e la femmina in accoppiamento nuotare insieme l'uno sopra all'altra. Le uova vengono deposte sotto l'acqua. Gli stadi immaturi conducono lo stesso tipo di vita degli adulti.
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Questo particolare ragno, presente anche nelle nostre zone, abita fra le piante acquatiche dei nostri laghi (costruisce la sua dimora solo dove l'acqua è ferma, soprattutto in acquitrini e laghi stagnanti) e utilizza un ingegnoso trucco per poter sopravvivere sott'acqua. Grazie ai peletti che possiede sull'addome, intrappola piccole bolle d'aria, che donano all'aracinde il tipico colore argentato; dopodiché, crea una ragnatela a forma di campana, dove vi deposita pian piano sempre più bolle, fino a creare una cavità piena d'aria abbastanza grande per risiedervi e restare al sicuro dai predatori. Inoltre, la ragnatela che costruisce è molto particolare, dato che permette ai gas disciolti nell'acqua di passarvi senza problemi, e per questo motivo non è necessario che il ragno compia troppi viaggi per riprendere ossigeno. Si nutre di piccoli animaletti acquatici, come larve di insetti, molluschi molli e avannotti (pesci allo stadio giovanile).
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il ragno d’acqua e la zanzara
Il ragno d’acqua cammina sulla superficie sfruttando la tensione superficiale. Non gli interessa molto che l’acqua sottostante sia inquinata, la sua principale attenzione è non bucare la superficie e finire annegato. Si fa i fatti propri, non partecipa, non punge. Qualche pesce lo degna d’attenzione e lo divora in un boccone, ma accade imprevedibilmente e di rado.
La zanzara con l’acqua, ha altre attenzioni, nasce e cresce in acque stagnanti, appena può se va e cerca alimenti sottopelle altrui, punge, si ciba di ciò che è inquinato, diffonde la malattia senza esserne toccata. E’ divorata da altri animali, ma si riproduce tanto velocemente da non consentire che la sua presenza venga meno.
Non mi piace la zanzara e neppure il ragno d’acqua, però penso che, dovendo agire, tra i due si debba togliere l’alimento a chi sta diffondendo la malattia. Una bella applicazione della profilassi per evitare che il paese si ammali.
