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Zoomafie, in Campania migliaia di animali uccisi

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02/07/2012

Zoomafie, in Campania migliaia di animali uccisiMigliaia di animali ogni anno finiscono la loro vita nelle mani criminali della zoomafia in Campania: questa la stima complessiva del fenomeno, che emerge dal Rapporto Zoomafia 2012 redatto da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell'Osservatorio Zoomafia della Lega antivivisezione.

Le zoomafie in Campania si presentano sempre più come un fenomeno parcellizzato tra "storiche" illegalità - truffe nell'ippica e corse clandestine di cavalli, macellazioni clandestine, abigeato, bracconaggio e pesca illegale, lotte tra cani, business canili - e nuove frontiere criminali: in particolare il traffico di cuccioli.

L'Osservatorio nazionale zoomafia della Lav ha chiesto alle Procure il numero totale dei procedimenti penali sopravvenuti nel 2011 e il numero indagati per reati a danno animali. Per la Campania hanno risposto otto Procure. 

Il totale dei procedimenti sopravvenuti nel 2011 in Campania, sia a carico di noti che di ignoti, per i reati a danno degli animali e per il campione di otto procure ordinarie, è di 466 con 346 indagati. "Leggendo questi dati si ha l'impressione è che l'azione penale venga esercitata solo in pochissimi casi e che in assenza di formale denuncia, peraltro non richiesta per i reati in esame essendo reati comuni perseguibili di ufficio, non ci sia un intervento della polizia giudiziaria e quindi l'apertura di un formale procedimento da parte della Procura".

Corse clandestine di cavalli, ippodromi: una corsa clandestina bloccata dalle forze dell'ordine, 12 persone

denunciate, 7 cavalli sequestrati: questi i numeri delle corse clandestine di cavalli in Campania.

Nel 2011, secondo i dati del laboratorio ufficiale per le analisi antidoping ben 47 cavalli che correvano in gare ufficiali in Campania sono risultati positivi a qualche sostanza vietata. Gare svolte negli ippodromi di Aversa (10 cavalli), Napoli (34 cavalli) e Pontecagnano (3 cavalli).

Le varie relazioni semestrali della Dia  citano spesso casi relativi alle infiltrazioni nella zootecnia e ai tentativi di controllare la filiera della carne da parte di gruppi camorristi campani. Associazione per delinquere, abigeato, macellazione clandestina, maltrattamento di animali, pascolo abusivo: sono solo alcuni dei reati accertati in Campania.

Il contrabbando di fauna e il bracconaggio. Tartarughe, camaleonti, serpenti del grano, pitoni reali, boa constrictor, pitoni delle rocce indiani e finanche un macaco: queste alcune specie sequestrate nel 2011. L'uccellagione e la vendita di fauna selvatica, in particolare di cardellini, trovano in Campania, soprattutto a Napoli e Caserta, mercati illegali molto attivi nei quali sono coinvolti pluripregiudicati. Il bracconaggio sulle isole, in particolare Ischia, in alcune zone del in provincia di Napoli e nel Casertano, si presenta come attività sistematica e organizzata.

Combattimenti tra animali: un crimine in ripresa Il 2011 ha confermato la pericolosa ripresa dei combattimenti tra cani. Sono stati sequestrati cani, trovati allevamenti, recuperati cani feriti nei combattimenti, sono state denunciate alcune persone.

"Come sosteniamo da tempo, per contrastare questi fenomeni occorre una visione strategica unitaria dei vari aspetti dell'illegalità zoomafiosa e sviluppare più intense sinergie informative e operative tra gli organismi deputati al controllo e alla repressione. Sul piano legislativo - conclude Troiano - non sono più rinviabili provvedimenti ad hoc contro le corse clandestine, fenomeno fortemente allarmante anche per le connessioni con la criminalità organizzata".


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