15/09/2011
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 2 - cani di tipo pinscher, schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri.
Anche per la razza Leonberger ci sono molte ipotesi su quale sia la sua origine. Pare però che questa razza risalga a tempi piuttosto recenti, intorno al 1846, quando il consigliere Enrico Essig di Leonberg, dal quale la razza prende il nome, avrebbe incrociato i propri “Terranova” con “Cani di San Bernardo” e anche con “Cani da Montagna dei Pirenei”, riuscendo ad ottenere una nuova razza. È una razza poco diffuso in Italia, anche per le notevoli difficoltà di allevamento.
Cane di grande taglia. Corpo muscoloso ma elegante. Corpo di forme ben proporzionate. Cane che presenta un notevole sviluppo delle masse muscolari e una ossatura poderosa. La sua parte anteriore è impressionante per dimensioni e per forza.
E' prevalentemente un cane da guardia, oltre che un buon cane da compagnia per la famiglia. Molto fedele e docile. Attaccatissimo ai bambini. Cane molto paziente ed equilibrato. In genere è sempre tranquillo e mansueto. In caso di minaccia nei suoi confronti o nei confronti della sua famiglia, può diventare veramente pericoloso. Ama passeggiare ed esplorare nuove zone.
Altezza:
- maschi tra i 72 ed i 80 cm (ideale 76 cm)
- femmine tra i 65 ed i 75 cm (ideale 70 cm).
Tronco: muscoloso, di forme ben proporzionate. Dorso muscoloso.
Testa e muso: la testa è moderatamente “a volta”, con cranio meno alto e meno largo di quello del “Cane di San Bernardo”, da cui la razza sembra derivare; appare più profonda e larga. Stop moderato. Canna nasale leggermente montonina. Muso è moderatamente profondo, mai appuntito.
Tartufo: largo e di colore scuro.
Denti: dentatura completa e corretta.
Collo: robusto e forte.
Orecchie: sono attaccate alte, ricadenti e piatte ai lati della testa.
Occhi: vanno dal color nocciola al color bruno scuro.
Arti: forti e robusti, di ossatura solida, bene in appiombo.
Spalla: con buona inclinazione.
Muscolatura: molto ben sviluppata.
Coda: è portata semibassa, mai arrotolata sul dorso.
Pelle: nella testa non presenta rughe frontali.
Pelo: di morbidezza media, abbastanza lungo, aderente al corpo o appena sollevato, mai spartito; liscio, anche se una leggera ondulazione è tollerata. Notevole criniera sul collo e sul petto.
Colori ammessi: quello del leone nella gamma delle varie tonalità del fulvo, con maschera nera. Ammesso il color sabbia con le punte del pelo scure, fino al nero.
Difetti più ricorrenti: misure fuori standard, colori del manto non ammessi, monorchidismo, criptorchidismo, mancanza di premolari, mascella deviata, coda torta, prognatismo, enognatismo, occhio chiaro, orecchie portate male, depigmentazione, atipicità, muso troppo corto, cranio stretto, movimento scorretto, retrotreno difettoso, labbro poco profondo, ossatura leggera, cane gracile, obesità, masse muscolari insufficienti, carattere aggressivo o timido.
Il Leonberger è stato creato nella prima metà del XIX secolo da Einrich Essig (1808-1889), allo scopo di riprodurre il leone raffigurato nello stemma araldico delle città tedesca di Leonberg, vicino aStoccarda. Secondo la tradizione vennero impiegati il Terranova Bianco e Nero (tipo Landser), il San Bernardo a pelo lungo e il Cane da Montagna dei Pirenei. Alcuni studi recenti mettono tuttavia in dubbio questa ricostruzione storica. Secondo Herbert Schiffmann (1984), per realizzare il cane si sarebbero utilizzati alcuni cani da pastore presenti nelle zone caucasico-alpine. È certo che Essig utilizzò cani provenienti dall'Ospizio del Gran San Bernardo così come egli inviò all'Ospizio propri esemplari su richiesta dei monaci che avevano avuto l'allevamento decimato da una malattia. Gli inizi della razza sono pertanto ancora nebulosi e nelle esposizioni canine della seconda metà dell'Ottocento alcuni esemplari vennero presentati alternativamente come Leonberger o San Bernardo. la razza ebbe una certa fortuna e fu richiesta dalle principali Corti d'Europa e perfino in Giappone; si narra che Garibaldi fece dono di un cucciolo alla sua adorata Anita. La principessa Sissi (Elisabetta Imperatrice d'Austria) ne possedette sette e al wolkgarten di Vienna è raffigurata seduta in trono con a fianco due Leonberger. Dopo la morte di Essig la razza cadde in disgrazia e venne osteggiata dagli allevatori di razze affini, specie il San Bernardo, ma grazie alla costanza e alla passione di alcuni superò i periodi bui del dileggio e poi le due guerre mondiali, per riconquistare una certa popolarità a partire dagli anni sessanta. In Italia il Leonberger ebbe alcuni amatori fin dai primi anni sessanta ma ha visto uno sviluppo e una certa notorietà solo con la fondazione del Club Italiano del Leonberger avvenuta nel 1987. Dal 1992 il Club Italiano del Leonberger è ufficialmente riconosciuto dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e dalla Federazione Cinologica Internazionale.
Il Leonberger è un cane muscoloso ed elegante, è un cane alto: 80cm circa al garrese; 60kg circa. Questi cani hanno un pelo di copertura abbastanza folto e fitto. A volte può essere un po' sollevato. La coda è molto pelosa; gli arti sono lunghi e possenti, specialmente nel maschio.
Viene definito un cane equilibrato, calmo, riflessivo e dotato di scarsa aggressività. Si ritrovano anche soggetti riservati e qualche volta timidi; i cuccioli necessitano di una buona socializzazione al fine di consolidare l'equilibrio caratteriale. Nei confronti dei bambini ha una vera e propria predilezione: si distingue per una grande pazienza e per un senso di responsabilità che ne fanno un compagno di giochi molto affidabile. In famiglia si adatta velocemente alle nuove situazioni, divenendo un buon compagno di vita soprattutto per chi ama la vita all'aria aperta.
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